Windows 7: duro a morire, per fortuna!
Oramai è ufficiale: il 14 gennaio 2020 finisce il supporto Microsoft al suo glorioso “vecchio” Windows 7. Ma non per tutti!
Con il Windows 7 Extended Security Updates (ESU), l’azienda di Redmond ha deciso di continuare a rilasciare aggiornamenti di sicurezza fino al 2023 a tutte quelle aziende che hanno il sistema ancora installato nel loro parco macchine. Questa volta però, non più gratuitamente ma ad uno costo che varia dai 25$ ai 200$ in base alla durata e al tipo di licenza: solo le società con contratti multilicenza e piccole e medie imprese (PMI) potranno sottoscrivere una licenza ESU.
A novembre, Microsoft ha rilasciato un update (http://bit.ly/win7testupdate) che consente agli amministratori di sistema, previa inserimento di una chiave ESU valida, di verificare se i loro PC sono “abilitati” a ricevere gli update ESU.
Così come i cracker hanno da sempre aggirato i controlli legati ai serial number Microsoft, abbodi1406 (http://bit.ly/abbodi1406), uno smanettone della community My Digital Life, ha creato uno strumento che elude l’operazione di controllo delle chiavi ESU, consentendo l’installazione dei tool ufficiali Microsoft e il conseguente sblocco degli aggiornamenti su qualsiasi versione di Windows 7.
Come è facile intuire, Microsoft risponderà a questo “affronto” impedendo l’uso di questo hack, ma di sicuro Windows 7, anche dopo morto, continuerà a far parlare di sé.
Stiamo tenendo d’occhio la vicenda e testando il tool sui nostri sistemi. Stai connesso, a breve ne vedrai delle belle!
Se vuoi, a tuo rischio e pericolo, testarne le funzionalità puoi comunque scaricare il tool da qui!.
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